FERMARE I TUMORI “AFFAMANDONE”LE CELLULE

Secondo alcuni ricercatori della Bric University di Copenhagen per interrompere la riproduzione incontrollata delle cellule tumorali bisognerebbe farle morire di fame.L’idea si basa su un principio naturale del corpo umano,l’autofagia,che regola la degradazione dei tessuti e il loro successivo riutilizzo.In situazioni normali,infatti,le cellule redistribuiscono risorse e nutrienti laddove l’organismo ne ha bisogno.Un pò come succede con l’apoptosi,quel meccanismo di naturale morte cellulare programmata che garantisce che le cellule si riproducano a una velocità regolare e che invece,si interrompe nei processi cancerosi,facendo si che le cellule tumorali assumano il controllo del meccanismo,rafforzandosi e resistendo alle terapie antitumorali.Lo studio danese,pubblicato sul giornale della European Molecular Biology Organization (EMBO),ha trovato un collegamento fra una piccola molecola denominata microRna-101-naturamente presente nel corpo umano ma assente nei tessuti di chi soffre di neoplasie al fegato,alla prostata ed al seno-e i processi di autoeliminazione delle cellule.MicroRna-101,in particolare,potrebbe bloccare l’autofagia in diverse forme di cancro e migliorare la risposta alle terapie soprattutto nelle pazienti affette da tumore della mammella.Un risultato che in futuro potrebbe aprire scenari interessanti nel trattamento dei pazienti affetti dalle neoplasie.